L'inflazione negli Stati Uniti sta continuando a salire, smentendo la narrazione della Federal Reserve che nei mesi scorsi parlava di "aumento transitorio".
Soltanto nel mese di giugno, l'aumento è stato del +0,9%, oltre il doppio della previsione di +0,4%. L'aumento annuo dell'inflazione è arrivato così a +5,4%.

In Europa l'inflazione sembra più contenuta: +2% nell'ultimo anno e +1,3% in Italia. Ma resterà così oppure l'effetto contagio potrebbe arrivare anche da noi?

Per rispondere a questa domanda dobbiamo capire le cause del forte aumento dell'inflazione negli Stati Uniti e in tutti gli altri paesi del mondo.
Alcune cause potrebbero valere anche qui: aumento del prezzo delle materie prime (commodities), creazione di grandi quantità di moneta, aumento del costo di trasporto delle merci, distruzione delle catene logistiche, politiche ambientaliste spesso ipocrite che puntano quasi esclusivamente sull'aumento dei costi piuttosto che su reali avanzamenti tecnologici.
Sul tema vi segnalo questa interessante analisi dell'amministratore delegato di ENI, Descalzi, sui rischi di una politica ambientalista che non aiuta l'ambiente e rischia di escludere gran parte della popolazione dall'accesso alle risorse: https://www.tempi.it/green-deal-ue-descalzi-eni-transizione-energetica-allarme/

Altri elementi "deflazionistici" spingono però in senso opposto, soprattutto come in Italia: invecchiamento della popolazione, disoccupazione, avanzamento tecnologia, ecc.

In questo video analizzeremo più nel dettaglio questi elementi, cercando di immaginare gli scenari che potrebbero attenderci.

In questo video analizzavo alcune ipotesi di investimenti per proteggere i risparmi dall'inflazione: https://www.youtube.com/watch?v=WujDvcoSkJI

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https://www.youtube.com/watch?v=tKA_475Z92U