Il diritto di voto sembra un patrimonio acquisito della nostra società che viene definita da tutti “democratica”, ma siamo davvero sicuri che avere il diritto di votare rappresenti poi una corretta forma di democrazia? Il principio che una persona equivale ad un voto (uno-vale-uno) è veramente la scelta giusta? La democrazia è veramente una forma di governo che rispetta gli individui oppure è anch’essa una dittatura mascherata? Tutti questi interrogativi trovano spazio di discussione con il prof. Carlo Lottieri in questa puntata di Filosofia e Società condotta come sempre da Marco C. de Cousandier per ByoBlu.
Marco C. de Cousandier, giornalista indipendente ed esperto di geopolitica, incontra il professor Lottieri dando vita alla prima puntata della serie di incontri dedicati a “Filosofia, Politica e Società”, Stato moderno e rappresentanza.
Lo stato moderno e le sue forme di governo
Vi si analizzano nel profondo i meccanismi che governano le moderne società e le forme di governo, i modelli economici e geopolitici e gli aspetti socio-culturali del cosiddetto mondo moderno occidentale in confronto con altri possibili approcci.
In questa puntata si studiano le origini degli Stati moderni, le forme di governo: autarchie, regni, stati parlamentari, stati globalizzati. Si confronta il sistema svizzero, basato sulla sussidiarietà, rispetto agli approcci statalisti tipici di Francia ed Italia.
Delega e rappresentanza, il rapporto tra elettore ed eletto
Insieme al professor Lottieri si cerca di esplorare il grande problema della delega e della rappresentanza politica ovvero l’eterno conflitto se sia meglio un mandato preciso e vincolante tra elettore e rappresentante politico o piuttosto l’attuale sistema. Sistema in cui i politici, una volta eletti, non devono più rispondere delle promesse fatte in campagna elettorale o delle volontà degli elettori che in teoria dovrebbero rappresentare.
A parte lo strumento elettorale, per quanto non sia manipolato direttamente (brogli) o indirettamente (attraverso i media corrotti), ai cittadini non restano molti strumenti per far valore le proprie volontà. A parte i referendum in Svizzera, in Italia o in altri Paesi gli strumenti sono pochi e spesso è difficile averne accesso.
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