Diventa operativo negli 8 mila metri quadri di superficie all'interno del V padiglione dell'ex area Torino Esposizioni nel Parco del Valentino, il nuovo ospedale per pazienti Covid a bassa intensità, costato 1,5milioni di euro, concessi dal Fondo di beneficenza di Intesa San Paolo. Un lavoro durato undici giorni, in cui si è dovuto partire dall'impianto fognario a quello elettrico. Recuperata anche l'area dell'ex discoteca Cacao, dove verranno ospitate le tende per il personale.
"Questo ospedale da campo, con 450 posti, riuscirà a decongestionare gli altri ospedali, che così avranno anche la possibilità di ricoverare pazienti con altri tipi di patologia", spiega l'assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi
Trentotto le tende messe a disposizione dalla Regione Piemonte e dal 118, altre undici arrivano, invece, da Trento e 6 dalla Croce Rossa. Trecentocinquanta posti letto sono dotati di presa fissa per la distribuzione dell'ossigeno mentre per i restanti saranno utilizzate le bombole portatili.
Una prima fase prevede l'avvio di 100 posti letto con un corpo sanitario che include fino a 20 medici, 24 infermieri, 48 OSS, 1 tecnico di radiologia, 1 tecnico di laboratorio e 2 amministrativi, mentre una seconda fase prevede un'attivazione graduale di altri posti letto in base alla necessità con una dotazione massima di 43 medici, 90 infermieri, 200 OSS, 2 tecnici di radiologia, 2 tecnici di laboratorio e 4 amministrativi. Nessun medico, nessun infermiere e nessun operatore sanitario verrà trasferito qui da altri ospedali Al Valentino lavoreranno solo neo assunti. "Abbiamo fatto un accordo con le Università - spiega l'assessore Icardi - per permettere di anticipare di quaranta giorni la fine del quarto anno, grazie al Decreto Calabria, in modo che venissero contrattualizzati". Qui lavoreranno anche gli specializzandi affiancati dai tutor. L'assessore assicura che questo ospedale non verrà smantellato: "Resterà a disposizione non solo in caso di una terza ondata, ma sarà utile anche quando si passerà alla vaccinazione di massa”
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Centinaia di maestri di sci hanno protestato nel centro di Torino, davanti al Palazzo della Regione, contro il blocco imposto dalle normative anti-Covid e per chiedere aiuti per il settore. Tante le tute colorate in piazza con rappresentanti di Ascom e Federalberghi, perché, come spiega il sindaco di Sestriere Gianni Poncet, "la situazione è gravissima per l'intera economia montana".
"Il fatto che gli impianti di risalita restano chiusi nelle vacanze di Natale a livello turistico ci porta a perdere quasi il 50% del fatturato della stagione - spiega Poncet - Senza un aiuto concreto è una montagna che va a morire".
Le istituzioni, chiedono i rappresentati delle 85 scuole e dei tremila maestri, devono sostenere tutti i professionisti dello sci, ma anche il sistema montagna. "La perdita è intorno al miliardo di euro che viene meno su tutta l'economia- aggiunge Poncet - Ci sentiamo abbandonati dal governo, anche perché tutte le associazioni di categoria hanno preparato un decalogo che consentiva di sciare in sicurezza durante le vacanze di Natale".
"Esistiamo anche noi - commenta Cristina Quartaro direttrice della scuola "Ski liberi tutti" di Bardonecchia - Da marzo non lavoriamo più. Ci sono tante famiglie che vivono di questo abbiamo bisogno di ricevere anche noi un compenso adeguato".
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Santo Rosario del 2 luglio 2020
Dal Santuario di Nostra Signora di Oropa in diretta solo su RETE 7 al canale 12 del digitale terrestre in Piemonte
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TORINO FUTURA. IL FORMAT CHE RETE 7 DEDICA AI PROTAGONISTI DELLA CITTA' E DELLA REGIONE, PER GUARDARE INSIEME A PROSPETTIVE, TRAGUARDI E NUOVI SCENARI. IN ONDA DAL LUNEDI' AL VENERDI' ALLE 8.30 E ALLE 19.30 AL CANALE 12 DEL VOSTRO TELECOMANDO
CONDUCE: MARITA BALLESIO
OSPITE DI QUESTA PUNTATA RAFFAELE PETRARULO - CAPOGRUPPO IN COMUNE FI
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#LASALUTE - Le Mutazioni Possibili
Una produzione ECOGRAFFI e RETE7, condotta dal Dott. Giorgio Diaferia.
Infiltrazioni su tendinopatie con acido ialuronico
Ospite: Dott. Marco Corgiat Loia - Specialista in Ortopedia
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Buongiorno Dottore e Buongiorno Avvocato, le due trasmissioni che mettono in comunicazione specialisti medici e avvocati con il nostro pubblico, permettendo a chiunque di esporre il proprio problema e di avere una risposta in tempo reale in diretta tv, solo su RETE 7, visibile sul digitale terrestre in Piemonte al canale 12, dal lunedì al venerdì alle 14.00
Ha condotto la puntata di oggi:
Maria Teresa Marinò
Ospite in studio:
Dott. Romolo Protti - Oculista Primario Domodossola VCO
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Centinaia di ambulanti dei mercati con banchi non alimentari sono scesi in piazza a protestare, che chiedendo di essere considerati negli elenchi delle riaperture previste per la fine del lock-down. "Fateci lavorare", "Libertà, libertà" sono alcuni degli slogan scanditi dai manifestanti, tutti con mascherina protettiva. Alcuni delegati dei manifestanti hanno incontrato i rappresentanti della Regione.
"Il contributo regionale di 2.500 euro deve essere solo un primo passo per andare incontro alle categorie che riapriranno per ultime. Questo non vuol dire che ci si possa dimenticare di tutte le altre costrette alla chiusura". Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti, fa appello alla Regione Piemonte affinché estenda il contributo alle altre attività commerciali alle prese con i contraccolpi negativi dell'emergenza Coronavirus: dall'abbigliamento (ancora chiuso, salvo quello infantile), alle librerie e cartolerie (che in Piemonte aprono soltanto oggi, a differenza di ciò che è successo nella maggioranza delle altre regioni Italiane), ai benzinai (che hanno visto ridotto l'erogato del 90%), agli ambulanti (in particolare non alimentari), alle attività e guide turistiche. Tutti costoro, poi, sono clienti degli agenti di commercio, anch'essi fermi perché le attività a cui vendevano sono state chiuse fino a oggi, o lo saranno ancora. "Questi - dice Banchieri sono sono alcuni degli esempi più macroscopici, ma si potrebbe continuare. Per tutti coloro che sono stati o continuano a essere costretti alla chiusura ci attendiamo dalla Regione la stessa attenzione. Il metodo del contributo diretto è quello giusto e, anzi, auspichiamo che il governo lo prenda ad esempio per i prossimi provvedimenti: proprio per questo va esteso a tutte le attività danneggiate dalla chiusura".
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