Centinaia di persone hanno preso parte alla parata LGBTQIA+ a Riga.

Azienda ceramica italiana chiede al personale di "sacrificare" il sonno per contrastare bollette energetiche alle stelle L'industria della ceramica tradizionale italiana è sempre più sotto pressione a causa delle bollette dei carburanti alle stelle, con una società, 'Ceramiche NOI', a Città di Castello, che chiede ai lavoratori di iniziare molto prima al mattino per mantenere a galla l'attività, come si è visto questo mercoledì. "Stiamo facendo piccoli sacrifici. Alzarsi presto la mattina. Lavorare in un momento in cui l'elettricità costa meno, lavorare con il fresco, così da non poter accendere i nostri sei condizionatori che hanno un consumo molto alto", afferma il Presidente dell'azienda , Marco Brozzi. Brozzi ha spiegato che i costi aziendali per il metano sono aumentati del "1.000 %" in un anno. Il filmato mostra esempi delle sue bollette del carburante e i lavoratori nella linea di produzione, mentre preparano le lastre per il forno e rifiniscono i progetti. “Sono stata costretta a farmi aiutare dai miei genitori tutte le sere perché sennò avrei dovuto svegliare i miei figli alle 5 del mattino per portarli dai nonni. Non è fattibile", ha detto una lavoratrice, Valentina Dugo. I costi associati alle attività ad alta intensità energetica come la ceramica hanno portato l'industria a chiedere un tetto massimo dei prezzi da parte del governo, mentre le aziende come 'Ceramiche NOI' stanno lottando per ottenere le materie prime come il caolino, che proviene dall'Ucraina.

Nonostante il dolore al ginocchio che lo tormenta da settimane, papa Francesco si è inginocchiato per lavare i piedi a 12 detenuti, per la messa “in coena Domini” che ha voluto celebrare nella casa circondariale di Civitavecchia, ripetendo il rituale che, secondo il Vangelo di Giovanni, Gesù compì con i 12 apostoli all’ultima cena. Tutti i video sul nostro canale Telegram: https://t.me/tutti_i_video

I soldati israeliani hanno interrotto una protesta contro gli insediamenti a Kafr Qaddum, in Cisgiordania. I residenti locali si sono radunati per protestare contro un insediamento pianificato nella loro zona quando è iniziata la repressione. Secondo fonti locali, un bambino è stato colpito con proiettili durante la manifestazione e almeno una dozzina di civili sono stati colpiti con proiettili di metallo ricoperti di gomma nel tentativo di disperdere la folla.