Io continuo a sentire sgorgare nella crescita personale un'Anarchia dell'Anima,
ben distante da bande e rivoluzioni contro lo stato o chi che sia,
lotte e generalizzazioni varie in cui anche alcuni gruppi "anarchici" si sviluppano trovando sempre qualche nemico da combattere invece che accrescere parallelamente e trasferire la crescita attraverso l'esempio e una socialità viva volta al benessere e alla vera libertà del singolo.
Trovo plausibile questo mio punto di vista di un'Anarchia dell'anima, tornare a sentire chi si è e slegarsi dai vincoli (culturali,religiosi, professionali ecc) per farlo non serve la lotta ma la consapevolezza e la scelta.
Non ci sono affato bandiere ideologiche da sventolare (si scadrebbe nelle solite rigidità della mente e della spasmodica ricerca di giusto o sbagliato ..nella ciclicità della storia) ma servirebbe rivolgersi verso una socialità nuova (per chi lo desidera) e parallela a quella esistente.. anche passare da una crescita di visuale è un processo; se valuto la mia adolescenza e poi i miei 20 anni, i miti e le bandiere mi interessavano, prima di cogliere ben altro ed elevare lo sguardo.
Elevare lo sguardo non significa disinteressarsi, anzi, significa entrare ancor di più nella verità dell'esistenza e quindi essere sempre più attivi nel voler portare verità.
L'Anarchia dell'anima è quel che alcuni di noi compiono nei giorni...si cerca di avvicinarsi a chi sentiamo affine e ci permette di essere liberi.
Se tutto questo si estendesse ad una crescita del singolo verso proprie responsabilità e consapevolezze, pian piano senza alcuna rivoluzione si verrebbero a creare degli insiemi paralleli che crescendo sempre più arriverebbero sempre a più persone..e poi sarebbe una scelta delle singole individualità, consequenziale.
Ci sarà chi continuerà a sostenere il vecchio sistema e chi nel mentre costruisce interazioni umane che saranno alte e continueranno ad espandersi risvegliando l'essere di chi entra a contatto; questo non lo trovo affatto utopico perché seppur in piccolo è già esistente .. e fa parte di quella fetta che ha voglia di crescita, armonia e autenticità.
Se lo si estende a come potrà continuare a crescere e aumentare di numero chi vuole svegliarsi e svegliare altri restando sveglio.. c'è una buona possibilità che da qui a 50,100 anni le nuove generazioni possano avere sia il "sistema chiuso" che continuerà a muoversi e stringere nella sua morsa ideologica, dogmatica, manipolativa.. che il sistema aperto.. e forse il sistema aperto nel tempo avrà prodotto così tanta bellezza che potrà essere scelto rispetto al resto, da chi lo vorrà.
Così si sarebbe creata in parallelo un ulteriore opzione fatta di tutte le individualità e la creatività di ognuno che fluiscono senza suggestioni e infingimenti.. e in questo e per questo, si può sperare senza illusioni, dipende soltanto dalla volontà e dalla responsabilità del singolo ❤️?
La crescita e la scelta è personale, non vi è nulla da far crollare o combattere ma c'è da agire nella propria esistenza creando la bellezza e l'armonia che si desidera, e invitando nuove persone a sollevare il velo, a porsi domande e a condividere anche il loro punto di vista, a valutare che ognuno diviene un tassello essenziale nella crescita dell'altro.
L'Anarchia in tal senso non è utopia perché non si prefigge di cambiare il mondo.. ma di mostrare al mondo che ognuno può contribuire ad armonizzare e sviluppare il proprio presente, e il cambiamento non sarà la scelta di una bandiera o il perseguire degli ideali, ma per ogni singolo diverrà un processo di crescita continuo e costante che porterà sempre a rinnovare potenzialità e confronti paralleli dell'esistere.
Ps: si può scegliere di osservare ogni contenuto da più dimensioni, se ci si ferma alla dimensione superficiale tutto appare finito, e lo si osserva dall'ottica limitata della definizione o degli schieramenti, e poi invece si può scegliere di comprendere il valore di quel che si sente affine ma superando di gran lunga la necessità di dover appartenere a qualche bandiera, e da li si inizia a scegliere per se stessi e trasferire se stessi. Passando così dall'identificazione all'individuazione (processo che conduce il soggetto ad armonizzare in un rapporto di complementarità le disordinate reazioni primordiali) ed è questo che oggi manca e che non ci viene trasferito.
Il sistema attuale porta soltanto all'identificazione(identificarsi è un processo di crescita e sviluppo, usuale ad esempio in delle fasce di età; si impara a definirsi volendo seguire un esistente, ma poi serve abbandonare tale processo, per scoprirne uno nuovo andando verso la scoperta di chi si è, slegandosi dai riferimenti).
Ad oggi invece la maggior parte delle persone vengono fatte "identificare" con qualcosa o qualcuno nel bene e nel male, allontanando così le stesse dallo scoprire se stesse in un costante divenire.
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https://www.youtube.com/watch?v=niJdh5uKS6E
Miniatura a colori:
Giannino Marchig - Giovane attore nei panni di Arlecchino - 1933, olio su tela
Brano:
Black Noise - Nine Inch Nails
• Ho visto dopo che in tutte le frasi ho messo l'accento su SÈ STESSO/I... oltre l'errore grammaticale evidente, siate clementi e prendete la ripetuta svista come una "deformazione professionale" nel voler dare rilievo e importanza al SÈ accentuandolo..? grazie
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https://www.youtube.com/watch?v=oVSAmHoA7DE