Riprese video realizzate in data 21 Maggio 2016, presso il Piano della Civita di Artena.
Le immagini mostranti il perimetro dell'area del Piano della Civita, delimitato dalle mura megalitiche costruite molti millenni prima dell'Impero Romano, le quali rischiano di essere distrutte dalla cava situata a poca distanza dalle stesse.
Registrazioni realizzate in seno all'LTPA Observer Project, con l'ausilio del Drone e fanno parte di un progetto di ricerca documentativo che ha lo scopo di salvaguardare le opere archeologiche e i beni culturali del Popolo italiano, dalla scomparsa. Per maggiori informazioni contattare l'autore:
daniele77c@hotmail.it
daniele77c@gmail.com
Sito Web:
www.ltpaobserverproject.com
Libri e pubblicazioni da acquistare (unica fonte di finanziamento delle ricerche realizzate dall'autore):
www.lulu.com/danielecataldi
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AMBIENTE E STORIA
Il sito archeologico del PIANO DELLA CIVITA si trova sui Monti Volsci-Lepini, brulli monti che proseguono il rilievo dei Colli Albani fino alle soglie della Campania, costituendo, con i dirimpettai Ernici, la storica Valle del Sacco in cui scorreva l'antica Via Latina.
Siamo nel territorio del Comune di ARTENA la quale FINO ALL'UNITA' D' ITALIA SI CHIAMAVA 'MONTEFORTINO'; infatti fu nel 1873 che assunse il nuovo nome di ARTENA (seguendo le indicazioni dell'archeologo pontificio A. NIBBY il quale sosteneva che sul Piano della Civita, fra i monti alle spalle del paese, fosse un tempo esistita una città volsca che aveva quel nome). Ma già il nome di Montefortino aveva un riferimento storico a quel luogo sulla montagna; infatti esso si rifaceva al nome di Foretum o Fortinum, come i romani chiamavano l’abitato del Piano della Civita.
In realtà, ancora oggi, gli studiosi non hanno sciolto il dubbio circa la vera origine e denominazione antica di questa Civita; secondo alcuni non solo sarebbe UN'ACROPOLI VOLSCA, ma addirittura POTREBBE TRATTARSI DI ECETRA, mitica capitale dei Volsci durante le guerre che essi condussero contro Roma per tutto il V e parte del IV secolo a.C..
I Volsci, popolazione di ceppo osco o umbro-sabellico, scesero dall'Abruzzo, fino alla media Valle del Liri e quindi - probabilmente nel corso del VII secolo a.C. - invasero le basse Valli del Liri e del Sacco, con insediamenti importanti (Sora, Arpino, Fregellae, Aquino, Atina, Cassino e Frosinone, per citarne alcuni). In un periodo successivo essi si spinsero su questi monti per scendere verso i Colli Albani ed il mare (ANZIO FU CITTA' DEI VOLSCI) entrando così in collisione con i Latini e poi con i Romani.
Agli scontri fra Volsci Anziati e Romani fa riferimento LA VICENDA DI CORIOLANO, immortalata nella omonima TRAGEDIA DI SHAKESPEARE).
I RESTI DELLA CIVITA DI ARTENA
I ritrovamenti di materiali volsci sono estremamente rari e si tratta dei reperti di qualche sporadica Necropoli (ne sono state rinvenute nel cassinate e, più recentemente, nella piana di Frosinone) e quindi il sito di Artena - per gli studiosi - costituirebbe UN UNICUM per tipologia e dimensione.
La Civita di Artena è situata ad un’altezza di 632 metri s.l.m.; da qui si poteva controllare un frequentato PERCORSO DI ATTRAVERSAMENTO DEI MONTI LEPINI che conduceva dalla Valle del Sacco alle radure della Piana Pontina. Alla Civita si riconoscono TRACCE DELLA CINTA MURARIA MEGALITICA e le strutture di terrazzamento destinate all’abitato interno; le rovine oggi visibili risultano però perlopiù attribuibili ad opere realizzate dai Romani tra la fine del IV secolo a.C. e gli inizi del III secolo a.C.. Secondo molti studiosi L' ABITATO DEI VOLSCI ESISTEVA GIA' ALLA META' DEL VII A.C. anche se recenti scavi hanno scoperto tracce di abitazioni - da molti attribuite a quel popolo - risalenti solo al IV sec. a.C..
Il Museo Civico Archeologico di Artena ospita una raccolta di reperti rinvenuti nelle decennali ricerche nel territorio.
Fonte:
http://www.lazioturismo.it...
https://www.youtube.com/watch?v=_KHa_foILMM