L’incontro tra Giovanni Falcone e l’ambasciatore americano il 22 maggio 1992
In un documento, scritto dall’ex magistrato Ferdinando Imposimato (deceduto il 2 gennaio 2018 a Roma), si parla di un incontro che i magistrati Giovanni Falcone e Francesca Morvillo avrebbero avuto la sera del 22 maggio 1992, giorno prima della strage di Capaci, con Peter Finley Secchia, politico, imprenditore e diplomatico statunitense, morto il 21 ottobre 2020, ad East Grand Rapids, Michigan, Stati Uniti.
Lo si apprende dall'ultimo video dell'ex magistrato Carlo Palermo facente parte della rubrica 'L'Altra Storia d'Italia'.
Palermo ha parlato dei segreti della Nato, come quello per promuovere nel 1991 la Jihad islamica con l'invasione in Irak e l'arresto di un arabo, tale Al Jawary alias Al Iraki e sodale di due terroristi uccisi a Tunisi il 14 gennaio 1991. Al Jawary era stato segretamente arrestato a Roma all'inizio di quella guerra e quindi estradato con il determinante intervento che Giovanni Falcone aveva fatto negli Stati Uniti. Quell'intervento era stato svolto con il beneplacito delle nostre massime autorità dello Stato ma anche su indebita pressione di J. Bush Senior e dell'intero Gabinetto di Sicurezza del Presidente degli Stati Uniti. Tale pressione era stata esercitata, ha spiegato l'ex magistrato, proprio tramite l'ambasciatore Usa in Italia, Peter Secchia.
Oltre a questo Carlo Palermo ha parlato anche della rotta dell’eroina che partiva da alcuni stati del medio oriente, toccava il Trentino, dove l’eroina base veniva stoccata sottoterra, per poi arrivare in Sicilia dove veniva raffinata. Da lì riprendeva il suo viaggio per il nord Italia o per il resto dell’Europa.
Carlo Palermo dal 1980 al 1984, come giudice istruttore a Trento, si occupava dell’importazione della droga, mentre Giovanni Falcone a Palermo si occupava della raffinazione e delle successive fasi.
L’organizzazione che gestiva questo traffico non poteva che “essere la stessa” ha detto Palermo: Cosa Nostra in Sicilia e il clan dei Marsigliesi in Francia.
Secondo l’ex magistrato ci sono stati dei veri e propri collegamenti tra Trento e Trapani: il trentino Karl Kofler "risultò essere subito in contatto con un personaggio di Trapani che si chiamava Leonardo Crimi".
Non è mancato anche il tema dei segreti di Stato.
Segreti in cui si sono imbattuti anche giudici come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Aldo Moro, ha detto l'ex magistrato, negli anni '70 stava portando avanti una politica di "apertura con il partito comunista. E venne sequestrato e poi ucciso dalle BR nel 1978". "E lui rivelò uno di questi segreti. Il primo segreto: i terroristi palestinesi" avevano effettuato un patto con l'Italia "per effetto del quale i palestinesi non avrebbero più fatto attentati in Italia, però gli veniva data la possibilità di compiere quello che volevano in Italia. Avevano una sorta di impunità. E che cosa facevano? I traffici di stupefacenti e di armi".
Il 24 ottobre 1990 Giulio Andreotti, capo del governo italiano, aveva rivelato alla Camera dei Deputati l'esistenza di Gladio, che fu quindi la prima organizzazione aderente alla rete Stay-behind ad essere resa pubblica.
La struttura paramilitare, ha spiegato Palermo "ha impedito che in Italia il partito comunista andasse al governo. Se fosse andato al governo sarebbe venuto a conoscenza degli apparati Gladio e della struttura Stay-behind che era contro il comunismo e contro l'Unione Sovietica".
https://youtu.be/ncrM0nD2z8E
https://www.antimafiaduemila.com/home/mafie-news/309-topnews/93307-carlo-palermo-l-altra-storia-d-italia-segreti-di-stato-e-stragi-del-92-17-parte.html
Siamo in un momento della storia dell’umanità estremamente critico per via della guerra in Europa tra Russia ed Ucraina, che di fatto sta lentamente coinvolgendo tutto il pianeta, chi con una fazione, chi con l’altra. La situazione che oggi è sfociata nella guerra in realtà cova dal 2014, anno in cui c’è stato un cambio di passo della politica ucraina con una rivoluzione sostenuta da forze esterne.
È dal 1952 che il nostro movimento culturale detto “scuola Giovannea”, iniziata dal contattista Eugenio Siragusa, divulga messaggi che riteniamo provenire da certa fonte extraterrestre, una dimensione superiore e non di questo mondo. Possiamo quindi constatare senza dubbio e con la consolazione del “profeta di sventura inascoltato”, che sono 70 anni che annunciamo che l’umanità è sull’orlo dell’autodistruzione (peraltro ricalcando anche profezie ben più antiche). Fortunatamente i nostri fratelli maggiori, anche se non ci impediranno di dare inizio alla guerra atomica, eviteranno una escalation che annichilirebbe il pianeta.
Tuttavia questi avvisi sono stati ignorati, derisi o persino perseguitati. Non ci resta che prenderne atto ed aspettare l’ineluttabile esito degli eventi.
La nostra umanità ha utilizzato tutta la tecnologia ispirata “dall’alto” per fini bellici, non per migliorare la vita del pianeta. Oggi la situazione è persino più grave di quella del 1962 con la crisi di Cuba. L’Europa avrebbe dovuto giocare un ruolo di mediazione molto importante durante questa crisi, ma anche e soprattutto a partire dal 2014, tuttavia si è semplicemente allineata ai diktat provenienti da Washington, ignorando in maniera infantile e dissennata la letalità nucleare della Russia, che se provocata o messa all’angolo sarebbe in grado di distruggere il mondo intero con un pragmatico “muoia Sansone con tutti i Filistei”!
A consolazione degli “uomini di buona volontà”, non possiamo non ricordare che i messaggi della Madonna di Fatima, come lo stesso Vangelo, preludono a questo clima apocalittico con guerre, pestilenze, calamità naturali, disfacimento dei costumi e disordini nel mondo, ma annunciano il prossimo ritorno di Cristo con potenza e grande gloria (Mt 24).
https://www.youtube.com/watch?v=btsYZ5tOpUs&t=2s
Il dottor Andrea Stramezzi analizza i risultati del terzo congresso mondiale sul covid svoltosi a Bruxelles.
"Non è vero che non sapevamo come affrontare il problema, hanno colpito i medici coscienziosi che cercavano di salvare la vita dei malati per ragioni che tutti possono oggi intuire"
https://odysee.com/@visionetv:2/andrea-stramezzi-hanno-volutamente:9
https://www.youtube.com/watch?v=-XNuR7R-Qdw
Ci sono uomini la cui vita è talmente eccezionale da far dubitare della loro effettiva esistenza. Senza contare in questa categoria il nostro Signore Gesù Cristo, il quale rappresenta un caso assolutamente irraggiungibile, nella storia spiccano certamente alcune persone, talune anche molto vicine a noi, le cui gesta, avventure e conquiste sono del tutto incredibili! Tra queste c’è un uomo che ho conosciuto personalmente, ma che ha conosciuto meglio di me Piero Maravalli. Questi di recente mi ha concesso una lunga intervista e di seguito vi propongo la prima parte. Il nostro amico comune è un vero genio, ma che è rimasto sempre semplice e puro di cuore, integerrimo, al secolo “Rolando Pelizza”.
Purtroppo Rolando è venuto a mancare all’affetto dei suoi cari a fine 2021. È stato un inventore, autore di diversi brevetti, imprenditore, ma ciò per cui è più conosciuto è l’attiva collaborazione con lo scienziato Ettore Majorana, ufficialmente scomparso nel 1938, durata per decenni a partire dagli anni ‘60. Rolando è stato infatti il costruttore della cosiddetta “macchina di Majorana”, sviluppata grazie alle scoperte del fisico ed alla matematica “speciale” che questi gli ha insegnato, in grado di compiere delle “trasformazioni e manipolazioni” pazzesche della materia. Per questa invenzione Rolando è stato osteggiato, minacciato, sfruttato e derubato per tutta la vita da parte di tutte le “istituzioni” occidentali cui Pelizza si è rivolto, sempre e semplicemente con l’obiettivo di poter usare la macchina per il bene dell’umanità. Le “istituzioni”, invece, hanno sempre cercato di convincerlo ad usarla come arma da guerra e per ottenere segretamente, materiali costosissimi, rari o difficili da produrre, grazie alla “trasmutazione nucleare” a costo ed impatto zero.
Rolando Pelizza nel 1958 aveva 20 anni ed esercitava una redditizia attività industriale di famiglia, quando venne a conoscere Ettore Majorana personalmente. Da allora il suo genio e la sua grande etica, lo spinsero a collaborare con questi, tanto che la sua vita si è legata inestricabilmente a quella del grande genio italico scomparso ufficialmente nel 1938.
In questa intervista Pietro Maravalli ci racconta alcuni retroscena e le meraviglie che compiva quella che potremmo definire la “straordinaria macchina di Dio”. Inoltre ci descrive il primo incontro ed i primi passi fatti da Rolando sotto l’istruzione di Ettore, la costruzione delle prime costosissime macchine che all’inizio si autodistruggevano al primo utilizzo e che poi hanno cominciato a dare i risultati attesi. Accenna inoltre alle prime persecuzioni che hanno colpito Pelizza e che lo hanno costretto ad isolarsi in esilio per 11 lunghi anni.
Maravalli testimonia che la genialità ingegneristica di Pelizza permise l’attuazione delle teorie del fisico Majorana. Pelizza non fu quindi solo il più abile discepolo di Majorana, ma il suo braccio destro.
https://youtu.be/oelj-ZWC0ao
In tanti mi avete chiesto un’analisi su questo evento.
Essendo in vacanza non sono attrezzato per fare una diretta ma ci proverò.
Ma ho scoperto delle cose ugualmente interessanti!
https://www.youtube.com/live/BE-APVwVeQo?feature=share
Birmingham 2022 | Opening Ceremony Highlights
https://youtu.be/viI5jnW4JnQ
Torna su Visione tv Marco Pizzuti, autore del saggio "Deep State - I segreti dell'élite finanziaria e delle multinazionali che controllano i governi. Indagine non autorizzata sui poteri economici che da secoli decidono i destini del mondo".
https://odysee.com/@visionetv:2/le-finestre-di-overton-che-il-deep-state:3
https://www.youtube.com/watch?v=oeiHq9cGiNY
Il Gruppo dei Sette (Stati Uniti, Canada, Gran Bretagna, Germania, Francia, Italia e Giappone), convocato da Giorgia Meloni essendo attualmente sotto presidenza italiana, ha “condannato inequivocabilmente e nei termini più forti l’attacco diretto e senza precedenti dell’Iran contro Israele”. Ha quindi espresso “piena solidarietà e sostegno a Israele” e riaffermato “il nostro impegno per la sua sicurezza”. Il G7 tace sul fatto che il lancio di droni e missili è avvenuto in risposta all’attacco israeliano al Consolato iraniano a Damasco (Siria), in cui sono stati uccisi oltre dieci diplomatici e ufficiali. Ignora che il Governo iraniano aveva avvertito molto prima la Casa Bianca dell’azione dimostrativa che avrebbe effettuato.
In tal modo Stati Uniti e Gran Bretagna – che hanno da tempo dispiegato forze aeree, navali e terrestri in Medio Oriente – hanno potuto facilmente abbattere molti dei droni e missili iraniani, mentre Israele usava per abbatterli i sistemi missilistici fornitigli dagli Stati Uniti. Stati Uniti e Germania forniscono il 99% delle importazioni di armi di Israele. Il 69% delle importazioni israeliane di armi proviene da produttori statunitensi, mentre il 30% viene fornito da produttori tedeschi. Queste enormi forniture belliche permettono a Israele di condurre a Gaza una guerra ad alta intensità e, allo stesso tempo, effettuare crescenti attacchi in Libano e Siria. Tutto ciò nel quadro del piano con cui gli Stati Uniti e i loro alleati cercano di mantenere con la guerra il dominio su questa regione, che stanno perdendo.
L’Iran è nel loro mirino soprattutto perché è divenuto membro dei BRICS con Russia e Cina, e svolge un ruolo chiave quale snodo del Corridoio Nord-Sud della Russia e la Nuova Via della Seta della Cina. La Germania ha fornito a Israele cinque sottomarini della classe Dolphin, e sta per consegnarne un sesto. Altri tre sottomarini della classe Dakar, destinati a Israele, saranno costruiti sempre dalla tedesca Thyssenkrupp in base a un contratto da 3 miliardi di euro.
Tutti i sottomarini Dolphin sono stati modificati dalla Thyssenkrupp così da poter lanciare missili a testata nucleare, tipo gli statunitensi Popeye Turbo. Una maggiore capacità di attacco nucleare avranno i nuovi sottomarini Dakar che la Germania fornirà a Israele. Ciò permette a Israele di tenere permanentemente lungo le coste dell’Iran sottomarini da attacco nucleare, mentre altri missili nucleari sono pronti al lancio su piattaforme aeree e terrestri, puntati sull’Iran e altri paesi della regione.
https://www.byoblu.com/2024/04/19/liran-nel-mirino-grandangolo-pangea/