Capricorn One sono il nome del razzo e della missione destinati a portare tre uomini su Marte: il comandante Charles Brubaker, Peter Willis e John Walker. A Houston tutto è pronto per il lancio, quando il direttore del programma dei voli umani James Kelloway si presenta ai tre astronauti, li fa uscire in fretta e furia dall’abitacolo e li obbliga a seguirlo. E intanto il conto alla rovescia prosegue sotto gli occhi ignari del vicepresidente degli Stati Uniti e di una gran folla di spettatori.
Condotti di nascosto in una base segreta nel deserto, agli astronauti viene svelata la verità: purtroppo un importante componente del razzo presenta un difetto tale da pregiudicare la sopravvivenza di un eventuale equipaggio, e così, per non annullare la missione segnando di fatto la chiusura dei programmi spaziali, già in crisi di finanziamenti, si è deciso di procedere ugualmente al lancio, col proposito di simulare poi la presenza a bordo di Brubaker e dei suoi per mezzo di riprese fasulle da realizzare in studio.
Ai tre astronauti viene perciò imposto loro malgrado, dietro minaccia di morte alle famiglie, di prestarsi alla realizzazione di questo falso storico: dovranno restare nella base per mesi e mesi, e recitare davanti a telecamere sia l’atterraggio sul pianeta rosso che i periodici collegamenti audiovisivi.
I tre hanno poca scelta e si adattano alla finzione, fino al giorno del rientro del razzo sulla Terra, quando vengono trasportati nel luogo programmato per l’atterraggio. In quel momento, il Capricorn One accusa un problema imprevisto allo scudo termico e si disintegra in diretta TV. Gli astronauti a quel punto non possono più tornare in circolazione, e così il loro status passa da elementi indispensabili alla riuscita della messinscena a scomodi testimoni da eliminare. Rendendosi conto del pericolo, Brubaker e i suoi riescono a fuggire nel deserto, ma, soli, a piedi e braccati, la loro situazione continua a restare critica.
Nel frattempo, c’è chi sospetta che la missione Capricorn One nasconda retroscena poco limpidi: è Robert Caulfield, un cinico e determinato giornalista che ha tutta l’intenzione di veder chiaro nella faccenda…
fonte: https://www.youtube.com/watch?v=79hEis6oV9I
Esiste una realtà oscura in cui i bambini vengono rapidi ed abusati e tale pratica è estremamente diffusa nelle élite di potere.
La qualità del filmato non è ottima ed è solo sottotitolato in Italiano, al momento. Ma è assolutamente da vedere.
Con l'uscita del film “Sound of Freedom” di Angel Studios sul salvataggio di bambini dai trafficanti di esseri umani, Tim Ballard lancia accuse esplosive: i bambini vengono trasportati dall'Ucraina dilaniata dalla guerra attraverso il Messico, per essere trafficati negli Stati Uniti.
Il film ha conquistato il primo posto al botteghino statunitense il 4 luglio.
Seppur con "pubblicità" fuori luogo, si può vedere il film con sottotitoli in italiano.
Shadowland 2022
Del regista Joe Berlinger e RadicalMedia.
Una docuserie di 6 episodi ispirata ai reportage di The Atlantic Magazine (https://www.theatlantic.com/shadowland/)
Documentario illuminante, sul potere e la sua gestione del pericolo cospirativo.
Shadowland 2022
Del regista Joe Berlinger e RadicalMedia.
Una docuserie di 6 episodi ispirata ai reportage di The Atlantic Magazine (https://www.theatlantic.com/shadowland/)
Documentario illuminante, sul potere e la sua gestione del pericolo cospirativo.
Trama (fonte wikipedia.org):
Amelia Vanek è una vedova che vive nella città australiana di Adelaide; stanca e quasi depressa, ha allevato da sola il figlio di sei anni Sam, in quanto suo marito Oskar è morto in un incidente d'auto avvenuto mentre accompagnava Amelia in ospedale durante il travaglio. Sam è un bambino irrequieto e problematico, insonne e ossessionato dall'idea che dei mostri perseguitino lui e la madre...
Shadowland 2022
Del regista Joe Berlinger e RadicalMedia.
Una docuserie di 6 episodi ispirata ai reportage di The Atlantic Magazine (https://www.theatlantic.com/shadowland/)
Documentario illuminante, sul potere e la sua gestione del pericolo cospirativo.