Mille grazie a Francesco (www.informatica-libera.net/), blogger e ingegnere del software con un master in psicologia e una profonda esperienza in Linux, sviluppo web e sviluppo mobile multipiattaforma full-stack. Adora la filosofia open source, oltre a essere autore di Baeldung per Linux, Java, DevOps, SQL, Informatica e Intelligenza Artificiale. In questo video, dedicato al mondo delle nuove tecnologie, affrontiamo moltissimi punti, tra i quali: raffinate strategie ci convincono che certi prodotti tecnologici sono necessari per la nostra “sopravvivenza sociale”; la tecnologia che non è mai neutrale: "il mezzo è il messaggio, i social e gli smartphone sono il messaggio"; le connessioni cerebrali dei bambini nativi digitali e quelle dei bambini di pochi decenni fa; lo smartphone non va da solo nelle mani dei bambini, né loro cercano di propria iniziativa una compagnia tecnologica come vice-mamma; nei bambini, smartphone e tablet ritardano l’apprendimento, lo sviluppo linguistico, motorio e della capacità di relazionarsi con coetanei e insegnanti; i social sono basati sulla paura della solitudine in un mondo fatto di relazioni fragili; lo smartphone è uno strumento di pseudo-contatto riempitivo di vuoti interiori; più usiamo i social, è più aumenta la solitudine e diminuisce il benessere soggettivo; la dipendenza da Internet è un comportamento tossicomaniaco; il pressante bisogno “di essere visti”, nel senso più narcisistico, è una condizione amplificata e condizionata dai social network; il fatto che al crescere della fiducia nella tecnologia, diminuisce la fiducia in noi stessi e negli altri; quel “nutrimento affettivo” di cui ha un gran bisogno l'essere umano non può essere mediato da alcuna tecnologia; il rapporto con il proprio telefonino si trasforma in qualcosa che si avvicina molto, come importanza, alla relazione affettiva con una persona; l'interazione costante è un rifugio e una continua distrazione per non affrontare i problemi esistenziali o relazionali; gli smartphone ci privano di una vera attenzione e concentrazione su ciò che è più importante e urgente; il multitasking riduce la produttività del 40%, aumenta lo stress, riduce di 10 punti il Q.I., danneggia le funzioni cerebrali, non dà alcun vantaggio ma crea soltanto problemi. Diceva Steve Jobs: «Niente iPad ai miei figli!» e il fatto che dirigenti, investitori, ingegneri e manager impiegati nelle più famose aziende tecnologiche del mondo, dalla Apple a Google, sono determinati a tenere i computer, gli smartphone, i tablet e altri dispositivi elettronici dotati di schermo il più a lungo possibile fuori dall’esperienza educativa dei propri figli vorrà pure dire qualcosa. In base ad alcuni studi, parlare al cellulare alla guida, a mani libere o occupate, è come bere alcol. E ricordate sempre che l'intelligenza artificiale non può essere nostra amica e che il controllo della tecnologia può conferire a chi lo detiene una forte capacità di influenzare la mente e la vita di coloro che ne fanno uso, cambiando attitudini o i comportamenti Un'alternativa? Il software libero. E infine il cyberbullismo, con una poesia che chiude la nostra interessante chiacchierata LINK: Solitudine e Internet: uno studio ne radiografa la relazione https://www.informatica-libera.net/content/solitudine-e-internet-uno-studio-ne-radiografa-la-relazione L'Era della Persuasione Tecnologica ed Educazione all'Uso della Tecnologia https://www.informatica-libera.net/content/era-della-persuasione-tecnologica L'era della simulazione ovvero l'oscuro desiderio di essere sempre connessi https://www.informatica-libera.net/content/era-della-simulazione-ovvero-oscuro-desiderio-di-essere-sempre-connessi Video psicologa americana: www.youtube.com/watch?v=OINa46HeWg8 #socialmedia #social #vitavera #relazionisociali ... https://www.youtube.com/watch?v=EeVo-Hozv2M

Liliana Del Monte è una delle sopravvissute all’Eccidio de La Bettola, una delle tanti stragi atroci della Seconda Guerra Mondiale, dove il 24 giugno 1944 furono uccise 32 persone, tra cui i nonni e la mamma di Liliana. Liliana, Lilly, che all’epoca aveva appena compiuto 11 anni, riuscì a salvarsi dalla casa dei nonni, a cui i nazisti avevano dato fuoco, lanciandosi nel vuoto. Oggi 85enne, Liliana è un’instancabile testimone delle atrocità del nazismo e della guerra: con l’aspetto di una nonna affettuosa, la signora si impegna ogni giorno ad insegnare alle nuove generazioni a non dimenticare il dolore passato, in modo che gli stessi errori non possano più ripetersi. La Signora Del Monte ha raccontato la sua esperienza nel libro Il nazista e la bambina #straginaziste #testimonianza #memoria #LaBettola ... https://www.youtube.com/watch?v=DlXhc9fulM8