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8 Mar 2022 07:38:42 UTC
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F1 2021, Baku | DEJA-VU per Leclerc (a muro) e Perez al TOP. La Ferrari c'è (RICARICATO)
Al termine della seconda sessione di prove libere del Gran Premio di Azerbaijan, Max Verstappen e Lewis Hamilton hanno commentato le proprie prestazioni. Se il leader del mondiale pur non soddisfatto dei cambiamenti fatti sulla macchina nelle Fp2 ha iniziato bene il week end, il pilota della Mercedes sembra avere le stesse difficoltà a mandare in temperatura le gomme di Monaco.
L'olandese ha commentato ai microfoni di F1.com, il primo tempo nelle Fp1 ed il secondo nelle Fp2. “Per ora a livello di prestazione l’inizio del fine settimana è incoraggiante. Mi sono sentito a mio agio nell’abitacolo nelle PL1".
Verstappen spiega che nonostante l'uno-due della Red Bull nelle FP2, preferiva l'assetto delle Fp1. "Nelle PL2, invece, dopo le modifiche che abbiamo apportato, mi è sembrato di fare dei passi indietro. Lavoreremo in serata per capire esattamente quale sia la strada giusta da seguire".
Però Verstappen nel complessso crede che la Red Bull è partita con il piede giusto a Baku. "Di sicuro è stata un’ottima giornata per il team. Il vento non è da sottovalutare, ma rende guidare qui a Baku ancora più selettivo e divertente”.
Sensazioni completamente diverse per Lewis Hamilton, preoccupato da una Mercedes fuori dalla top ten con entrambi i piloti. “Siamo senza dubbio indietro a livello di tempo sul giro e gli ingegneri dovranno mettersi al lavoro analizzando i dati per trovare delle soluzioni".
A riportare il sorriso al campione del mondo, una Mercedes più competitiva sul passo che nel giro secco. "La simulazione del passo gara è andata meglio. Non mi sono sentito bene al volante nelle PL2, ho spinto, ma la macchina ha dei limiti. Sento di poter essere più veloce, ma mi manca il grip. Ci lavoreremo. Non è facile essere fuori dalla top-10, anche perché non so perché“.
Infine Hamilton come Verstappen dichiara che era più contento del bilanciamento della W12 nella prima sessione. "In mattinata avevo guidato bene completando tutti i giri che ci eravamo prefissati. Ho solo commesso un errore bloccando la gomma. Mi sono trovato meglio nelle PL1, nelle PL2 semplicemente più di così non ho potuto fare”.
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https://www.youtube.com/watch?v=t2f2nq25YO8
L'olandese ha commentato ai microfoni di F1.com, il primo tempo nelle Fp1 ed il secondo nelle Fp2. “Per ora a livello di prestazione l’inizio del fine settimana è incoraggiante. Mi sono sentito a mio agio nell’abitacolo nelle PL1".
Verstappen spiega che nonostante l'uno-due della Red Bull nelle FP2, preferiva l'assetto delle Fp1. "Nelle PL2, invece, dopo le modifiche che abbiamo apportato, mi è sembrato di fare dei passi indietro. Lavoreremo in serata per capire esattamente quale sia la strada giusta da seguire".
Però Verstappen nel complessso crede che la Red Bull è partita con il piede giusto a Baku. "Di sicuro è stata un’ottima giornata per il team. Il vento non è da sottovalutare, ma rende guidare qui a Baku ancora più selettivo e divertente”.
Sensazioni completamente diverse per Lewis Hamilton, preoccupato da una Mercedes fuori dalla top ten con entrambi i piloti. “Siamo senza dubbio indietro a livello di tempo sul giro e gli ingegneri dovranno mettersi al lavoro analizzando i dati per trovare delle soluzioni".
A riportare il sorriso al campione del mondo, una Mercedes più competitiva sul passo che nel giro secco. "La simulazione del passo gara è andata meglio. Non mi sono sentito bene al volante nelle PL2, ho spinto, ma la macchina ha dei limiti. Sento di poter essere più veloce, ma mi manca il grip. Ci lavoreremo. Non è facile essere fuori dalla top-10, anche perché non so perché“.
Infine Hamilton come Verstappen dichiara che era più contento del bilanciamento della W12 nella prima sessione. "In mattinata avevo guidato bene completando tutti i giri che ci eravamo prefissati. Ho solo commesso un errore bloccando la gomma. Mi sono trovato meglio nelle PL1, nelle PL2 semplicemente più di così non ho potuto fare”.
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F1 20
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Miglior prestazione per Lewis Hamilton nella seconda sessione di prove libere del Gran Premio del Bahrain 2020 di Formula 1. 1'28"971 è il crono colto dall'inglese, che ha preceduto Max Verstappen, della Red Bull, e il compagno di squadra, Valtteri Bottas. Si tratta di dati da guardare con molta attenzione, perché i 90 minuti delle FP2 sono gli unici in cui i team possono sperimentare le condizioni in cui saranno disputate qualifiche e gara. A Sakhir, infatti, si corre in notturna, proprio come nel gran finale di Abu Dhabi, con le temperature che scendono nel corso della gara. Un'evoluzione atipica e non facile da gestire, soprattutto per quanto riguarda gli pneumatici. Gomme che, peraltro, sono messe a dura prova dall'asfalto abrasivo del Bahrain. E a proposito di coperture, sia nelle FP1 che nelle FP2 sono state saggiate le gomme test di Pirelli per il 2021.
Molto lavoro anche per il prossimo anno, insomma, soprattutto per la Mercedes, che, una volta ottenuti entrambi i titoli mondiali, guarda già al futuro. Per Hamilton e Bottas test a velocità costante per saggiare le coperture per il 2021. Una volta calzate le gomme 2020, la W11 di Hamilton è apparsa inizialmente un po' troppo ingessata nei cambi di direzione, ma poi ha sparato il tempone. Subito competitivo, invece, è risultato Verstappen, ben presto al top con le medie. Ma c'è pure da tenere l'occhio l'indemoniato Sergio Perez, quarto, in cerca di collocazione per il prossimo anno, e Daniel Ricciardo, quinto con una Renault che sembra sposarsi bene con la pista di Sakhir. Per la Racing Point abbiamo qualche riserva in più, visto che spesso al venerdì brillano, ma non raccolgono poi quanto seminato. E occhio all'Alpha Tauri, soprattutto sul passo gara.
Scorrendo ulteriormente la classifica, troviamo Pierre Gasly, dell'Alpha Tauri, in sesta posizione, davanti ad Alexander Albon e a Lando Norris, della McLaren. Completano la top ten Lance Stroll, della Racing Point, e il russo dell'Alpha Tauri, Daniil Kvyat. Undicesimo è Esteban Ocon, della Renault, davanti a Sebastian Vettel, della Ferrari. A separarlo da Charles Leclerc, quattordicesimo e più in difficoltà rispetto a Sebastian, troviamo il futuro ferrarista Carlos Sainz. C'era naturalmente molta attesa da parte dei tifosi della Ferrari sulle prestazioni della SF1000 in Bahrain, un circuito che, con i suoi rettifili, era inevitabilmente destinato a esporre le debolezze della monoposto della Rossa. Ed effettivamente il propulsore causa ancora un deficit considerevole sul dritto non solo rispetto alla Mercedes, ma anche alla Red Bull.
Con un motore non eccellente, gli aggiornamenti azzeccati apportati alla monoposto non sono così efficaci. Certo, il confronto con lo stesso anno è inevitabilimente impietoso, ma resta il sentore che
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MCLAR
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McLaren ha tolto i veli alla Artura, la sua prima ibrida plug-in di serie. È una PHEV, la Artura, ma a Woking la chiamano HPH, acronimo di High Performance Hybrid. La vettura è basata sulla nuova monoscocca della casa britannica, McLaren Carbon Lightweight Architecture (Mcla), che consente l'adozione di un inedito powertrain elettrificato. Sarà possibile scegliere tra quattro diverse configurazioni - Standard, Performance, TechLux e Vision - e la vettura è coperta da una garanzia di cinque anni per l'intera auto e di sei per le batterie del sistema ibrido. I clienti potranno personalizzare la propria Artura non sono con le 15 tinte di serie e le 16 di Mso Defined, ma anche attraverso il programma Mso Bespoke Commission.
Il powertrain della Artura consta di un motore V6 turbo di 3.0 litri capace di erogare fino a 585 CV di potenza e 585 Nm di coppia massima e di un'unità elettrica a flusso assiale - un debutto assoluto nell'automotive - da 95 CV e 225 Nm, integrata nel cambio automatico doppia frizione a otto rapporti con differenziale dotato di torque vectoring. La potenza complessiva del powertrain è di 680 CV; la coppia massima tocca quota 720 Nm. Con la sua massa di 1.395 kg a secco, la Artura vanta un rapporto peso potenza di 488 CV per tonnellata. La nuova nata di casa McLaren copre lo scatto da 0 a 100 km/h in tre secondi e tocca i 200 km/h in 8,3 secondi. La velocità massima, autolimitata, è di 330 km/h.
La McLaren Artura è in grado di percorrere 30 km in modalità full electric - con velocità massima di 130 km/h - grazie alle batterie al litio da 7,4 kWh divise in cinque elementi. E l'ibrido porta benefici a livello di consumi, con una media dichiarata di 5,5 l/100 km e 129 g/km nel ciclo WLTP. La ricarica fino all'80% degli accumulatori richiede due ore e mezza. A prescindere dalla sua natura ibrida, la Artura resta una McLaren fatta e finita, con un design da biposto con frontale corto e compatto che rispecchia appieno il family feeling del marchio. Filosofia ripresa, ad esempio, per i gruppi ottici e le fiancate, simili a quelli di altri modelli di Woking.
Nell'abitacolo, più spazioso rispetto al passato, trova posto il nuovo infotainment Mis II da 8" con sistema operativo Android con McLaren Track Telemetry, il Variabile Drift Control, il mirroring per smartphone e una sezione per la gestione degli ADAS. La Artura è equipaggiata con l'Adaptive Cruise Control con funzione Stop&Go, il Lane Departure Warning, il Road Sign Recognition e l'High-Beam Assist. I comandi delle modalità di guida, divisi tra Powertrain e Handling, sono spostati sul cupolino della strumentazione, solidale con il piantone dello sterzo regolabile. Due le versioni disponibili per i sedili: Comfort, con regolazioni elettriche, e Clubsport, con una riduz
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ALPHA
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La stagione 2023 di F1 è alle porte e con l'avvicinarsi dell'azione in pista ci approcciamo a vedere i volti di tutte le monoposto: è il turno di AlphaTauri, che a New York ha presentato al mondo la AT04. La monoposto, di cui il team di Faenza ha mostrato solo la livrea, come ormai si suole fare in F1 da diverso tempo, avrà l'obiettivo di vendicare il risultato deludente della scorsa stagione. Per sapere se ci riuscirà, dovremo dovremo aspettare che sia mostrata la "vera" monoposto in tutte le sue componenti.
Benvenuta AT04! Colori e speranze della nuova AlphaTauri
La nuova monoposto con cui AlphaTauri correrà durante la stagione 2023 di F1 è ancora avvolta nel mistero sino ai test prestagionali in Bahrain che si terranno dal 23 al 25 febbraio, ovvero due settimane precise prima dell’inizio del Campionato. Quello che però la scuderia di Faenza mostra da subito senza veli è il desiderio, collegato intrinsecamente con la necessità, di fare meglio della scorsa stagione. Sulla carta, non si tratta di un obiettivo difficile, in quanto la stagione 2022 ha visto il “B Team” di Red Bull scivolare dalla sesta alla nona posizione – la penultima – in classifica Costruttori, davanti solo a Williams. Un risultato che fa ancora più male se si considera che la squadra “titolare”, Red Bull, ha invece dominato l’intero Campionato, assicurando il secondo titolo mondiale a Verstappen e riconquistando anche il Mondiale Costruttori per la prima volta dal 2023, entrambi in anticipo rispetto all’ultimo GP. Per assicurarsi di fare ciò, AlphaTauri ha cambiato metodologia di progettazione rispetto alla AT03, sviluppando la nuova monoposto completamente in galleria del vento.
Questo sarà l’anno della ricerca della stabilità per tutti i team, in modo particolare per il team di Faenza, la cui stagione scorsa è stata denotata da una discontinuità di prestazioni evidente. A volte, gli abili piloti Yuki Tsunoda e Pierre Gasly, ora legato ad Alpine per la nuova stagione, riuscivano a mettere sul piatto performance solide ma erano seguite da momenti in cui la macchina semplicemente non andava.
Per quanto riguarda lo schema cromatico utilizzato, invece, AlphaTauri rimane fedele ai suoi colori. Vediamo ricomparire il bianco ed il blu scuro caratteristico del brand di moda AlphaTauri, un navy puntellato di grigio per un risultato cromatico simile al grigio di Payne.
Gli alfieri di AlphaTauri per il 2023: Tsunoda e De Vries
Il compito di riportare lontano dal fondo classifica la AT04 sarà affidato a Yuki Tsunoda e Nyck De Vries. Il nipponico è già alla sua terza stagione in F1 e sarà cruciale per portare esperienza e affidabilità ai dati che saranno analizzati in pista. Il suo compagno di squadra, infatti, è un rookie per la massima categoria del motorsport ma non manca certo di talento. Nyck de Vries ha all’attivo già un titolo mondiale sia in F2 che in Formula E, dove si è laureato campione del mondo nella Stagione 7 con Mercedes, team al quale è stato legato come test driver anche in F1. Inoltre, definire l’olandese “rookie” è un termine tecnicamente corretto ma decisamente riduttivo, che non rende giustizia al talento che sappiamo possedere e di cui ha già dato prova. Lo scorso Grand Prix d’Italia, infatti, De Vries fu inviato da Mercedes in Williams a sostituire all’ultimo minuto Alex Albon, impossibilitato a guidare per via di un’appendicite. Al suo primo Gran Premio, l’attuale pilota AlphaTauri riuscì a qualificarsi tredicesimo e a portare una macchina che ha concluso ultima in classifica in zona punti in gara, concludendo in nona posizione.
Per De Vries sarà un’occasione importante per mettersi alla prova ed accettare una sfida ma la nuova AT04, almeno da quello che possiamo vedere dalla sua livrea, sembra pronta per dare il massimo.
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VICEN
vicenza-roma-in-smart-fortwo-'98
Sono stato invitato ad un breve test di una smart elettrica da corsa (
Smart e Cup) che corre nel campionato a lei dedicato: non potevo certamente rifiutare ma, soprattutto, volevo evitare di muovermi in aereo o in treno per via delle limitazioni dettate dalle regole sul covid. Ho così deciso di muovermi con la smart Fortwo (City Coupè Limited/1) del 1998 con all'attivo 145.000 km. Non solo il viaggio è andato...bene ma l'introduzione di elementi come Alexa Echo Auto, una fonte di corrente a 220 v e cavetti "fissi" in zone strategiche della macchina mi hanno permesso di trasformare questa minuscola (e vecchia) city car in un mezzo decisamente più moderno ed ancora in linea con le necessità di movimento per cui era stata pensata. Certo un Vicenza Roma è follia, ma l'estremo mi è sempre piaciuto e devo dire che in questo road-trip che mi ha riportato ragazzino ho riscoperto una macchina pensata e progettata da un team di lavoro realmente avanti con i tempi. Non è l'auto perfetta, anzi, ha un sacco di magagne ma è un'auto utile e facile da usare. E molto più affidabile di quanto si creda. Ecco come è andato il mio viaggio.
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PERCH
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Nel giorno della presentazione della nuova Ferrari 499P Modificata abbiamo avuto la fortuna di incontrare Olivier Beretta, ex pilota di F1 e sei volte vincitore della 24 Ore di Le Mans, con cui abbiamo parlato del "suo" nuovo progetto: la nuova creatura del programma XX che va ad affiancarsi ai prototipi, alle GT ed alle Formula 1 che il Reparto Corse Clienti ha approntato nel corso di questi anni per offrire ai clienti del Cavallino più "racing" la possibilità di guidare auto al top della prestazione in ogni ambito ed in ogni categoria del motorsport. Anche oltre.
La 499P Modificata, però, è qualcosa che va oltre a tutto quello che è stato fatto sino ad oggi e la possibilità per un cliente di guidare la stessa macchina che i piloti ufficiali hanno usato sino a poche settimane fa per vincere gare nel WEC - compresa la 24 Ore di Le Mans al debutto - è qualcosa che va anche oltre al programma che consente di guidare le Formula 1: le monoposto, infatti, entrano a far parte dei programmi di Corse Clienti a qualche anno di distanza dalla uscita dalle competizioni e questo offre un gusto diverso, pur sempre eccezionale, al programma F1 rispetto a questo che vede protagonista la 499P Modificata.
Ecco cosa ci ha detto il pilota monegasco a pochi istanti dalla presentazione della vettura.
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F1 E
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La notizia era nell'aria da giorni, ma oggi è arrivata l'ufficialità. La Haas ha confermato di aver rescisso il contratto con Nikita Mazepin, contestualmente al termine della partnership con lo sponsor Uralkali. "Insieme al resto della comunità della Formula 1, la scuderia è scioccata e rattristata dall'invasione dell'Ucraina e si augura una veloce e pacifica fine del conflitto", si legge nella nota diffusa alla stampa. Al momento il team non ha diffuso informazioni sul nome del pilota che andrà a sostituire Mazepin.
La Haas ha potenzialmente una soluzione in casa, il test driver Pietro Fittipaldi, che aveva sostituito Romain Grosjean nelle ultime due gare della stagione 2020 dopo il grave incidente del francese in Bahrain. Nel paddock di Barcellona, però, si ventilava anche l'ipotesi che Antonio Giovinazzi potesse subentrare a Mazepin. Giovinazzi, rispetto a Fittipaldi, vanta maggiore esperienza in Formula 1, e ha dalla sua l'affiliazione alla Ferrari, partner tecnico di eccezione della Haas. La scuderia americana ha pochi giorni per prendere una decisione: giovedì prossimo la F1 scenderà in pista a Sakhir per i test.
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F1, M
f1,-michele-alboreto-da-vent'anni-senza
Caro Michele, sono trascorsi ormai venti anni da quel giorno, ma forse non ci crederai, abbiamo sempre l'impressione che tu sia qui con noi. Non ti chiedo come stai, ormai fai parte di un olimpo di eroi senza tempo in cui la tua dimensione umana è poca cosa rispetto al tuo stato attuale. Però mi fa malinconia pensare che dopo quella nostra ultima chiacchierata a Monza, non siamo più riusciti a fare niente. Eh sì, perché 20 anni dopo quel tuo sogno nel cassetto è ancora attuale e merita di essere completato. Ci avevi visto giusto quando dicesti che dopo Fisichella e Trulli non avremmo avuto più piloti italiani in F.1 per parecchio tempo e ci avevi visto giusto con Piero Ferrari sul progetto per sviluppare i nostri ragazzi fra categorie varie e supporti che mancano ancora. Purtroppo la tua mancanza si fa sentire e anche se speravamo in un successore della tua opera, si è fermato tutto per strada ed è lì pieno di polvere.
Lo so, ti faccio incazzare a ricordarlo, pensiamo alle cose belle. Le tue bambine non sono più bambine, ma donne affermate e Nadia è sempre la dolcissima Nadia che abbiamo conosciuto da ragazzi e oggi osserva con orgoglio le due ragazze, anzi donne, Noemi e Alice. Tuo fratello Ermanno lo vediamo ogni tanto su facebook, una diavoleria americana che ha il pregio (ma anche tanti difetti) che ci consente di stare in contatto e di divulgare ricordi, aneddoti e storie. Le tue sono quelle più amate, perché vedi, caro Michele, tu non te ne sei accorto ma avevi qualcosa di speciale. Eri persona per bene, un ragazzo coi sogni più grandi di lui eppure li hai realizzati. Sei partito dal basso, ci hai messo passione e impegno e col tuo talento ci sei arrivato. Pensa a quanti sognano la F.1 e tu ci hai corso. Pensa a quanti sognano di vincere e tu hai vinto. Pensa a quanti sognano la Ferrari e tu ci hai corso, voluto dal grande Vecchio in persona, mica da un funzionario messo lì a caso.
E chissà cosa avresti detto della Ferrari di oggi. Ti ci avrei visto bene sul muretto dei box, negli uffici a parlare coi tecnici. A te non l'avrebbero raccontata. E guardando negli occhi i piloti avresti capito tante cose che oggi sfuggono a chi della meccanica ne ha fatto un lavoro ma ha dimenticato che dietro a una macchina, c'è sempre un uomo, con le sue sensazioni, i suoi desideri e i suoi problemi. Non è una equazione per cui logaritmo Alfa tendente a Beta deve darti per forza Zeta meno K. Quella roba lì va bene per chi non ha cuore e si affida ai numeri. L'uomo, come tu eri e ben sai, ha altre equazioni e ci vuole ci sa toccare certi tasti. Di sicuro ne starai discutendo con Romolo Tavoni, lo zio di recente ha lasciato questo mondo ed è assurto in quello degli altri eroi, quelli che per passione si sono sacrificati la vita e quella dei l
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ALFA
alfa-romeo-giulia-2020-restyling-no-ma
Si aggiorna con nuovi interni ed ADAS la gamma Alfa Romeo Giulia 2020. Un MY più che un vero e proprio restyling pensato per portare tutti i sistemi di aiuto alla guida di livello 2 ma anche interni ridisegnati per offrire al nuovo display da 8,8 una human interface leggermente modificata oltre che qualche spazio in più per le cose di tutti i giorni. Nuovo software per il sistema multimediale sempre connesso, nuova gamma di allestimenti mentre i motori rimangono gli stessi: si parte dal diesel 2.2 da 136 CV per arrivare al 210 CV passando per il 160 ed il 190 mentre i benzina sono sempre disponibili nella sola variante 2.0 turbo con 200 o 280 CV. Trazione integrale Q4 per il benzina 280 e il diesel 210. Ecco come sono fatti i nuovi interni, come si guida su strada e come si sviluppa la gamma 2020 della nuova Giulia "restyling"
#newAlfaRomeoGiulia #LaMeccanicadelleEmozioni #Masterpilot
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https://www.youtube.com/watch?v=eZDpHGiirek
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STOP
stop-auto-termiche-nel-2035-a-bruxelles
È arrivato il via libera definitivo da parte del Parlamento Europeo per l'accordo raggiunto dal Consiglionel novembre del 2022 per lo stop alla vendita di nuove auto diesel e benzina a partire dal 2035 nel nostro continente. Sono stati 340 i voti favorevoli, contro i 279 contrari e i 21 astenuti. Il provvedimento riguardo alle vetture endotermiche rientra nel pacchetto europeo Fit for 55, volto al raggiungimento dell'obiettivo emissioni zero. L'obiettivo è la riduzione del 100% delle emissioni dei veicoli rispetto ai valori del 2021, con uno scalino intermedio al 2030 con la riduzione del 55% per le auto e al 50% per i furgoni. Altre tappe in programma nei prossimi anni sono la presentazione, nel 2025, di un metodo impiegato dalle istituzioni per calcolare e comunicare i dati delle emissioni rilasciate nel ciclo di vita di un veicolo, e il monitoraggio dei valori reali dei consumi di carburante ed energia dal dicembre del 2026.
Ma in realtà...la realtà potrebbe essere diversa perché alcuni target sono oggettivamente problematici e non è detto che la stessa Europa abbia la forza e l'energia per sostenere un cambiamento così radicale in così poco tempo in una piattaforma industriale che conta 13 milioni di occupati nel vecchio Continente.
Di tutto quello che sta succedento che parliamo con Gianluigi Giannetti.
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