Il regista era già stato destinatario di altri due esposti per il film Giovanni Falcone, una condanna per diffamazione nei confronti di Bruno Contrada e una separata richiesta di risarcimento in sede civile pari a 4 miliardi di lire da parte di Vincenzo Geraci. In merito al film I banchieri di Dio, il Tribunale di Roma rilevò che nel rispetto del diritto di cronaca il film presentò fatti "ufficialmente veri", in quanto basati su un atto pubblico ufficiale quale è l'ordinanza di custodia cautelare firmata dal GIP romano e confermata in seconda istanza dal Tribunale del Riesame: le scene riguardanti Carboni rinviano continuamente lo spettatore alle carte processuali mediante puntuali citazioni presenti nei sottotitoli, fedelmente rappresentate, pur con alcune licenze artistiche che non violano la verità di fatti maggiori.
Il film di Caradog W. James, fa parte del recente filone dedicato all'intelligenza artificiale ed è tra i migliori prodotti per contenuti e realizzazione - In un futuro prossimo, in piena seconda guerra fredda contro la Cina, il ministero della difesa britannico è alla ricerca di una potente arma che possa costituire un'eventuale carta vincente. Il programmatore Vincent McCarthy fornisce involontariamente una soluzione quando mette a punto l'intelligenza artificiale di un nuovo tipo di soldato umanoide, sintetico, dalle sembianze femminili. Ma la sindrome di Frankestein, come al solito, incombe su tutta l'umanità.
Boris Balkan, un editore e bibliofilo newyorkese, commissiona a Dean Corso, esperto di libri antichi, un'indagine su un antico testo esoterico presente nella propria collezione privata, Le nove porte del Regno delle Ombre, scritto e stampato nel 1666 da Aristide Torchia, un non meglio definito esoterista veneziano, processato e giustiziato sul rogo dalla Santa Inquisizione.
Giordano Bruno era di statura bassa e misero aspetto, ma dotato di fascino magnetico, carisma e logica stringente. Inoltre la sua memoria prodigiosa gli consentiva di ricordare e disegnare visioni primordiali impresse nell'anima, forse addirittura la visione di Dio. In questo film di Luciano Montaldo ci viene presentato secondo l'iconografia massonica che lo vuole bello, tanto quanto Gian Maria Volonté, capace di insidiare la favorita del Doge di Venezia, impersonata da Charlotte Rampling. Buona visione.
Sequel di Prometheus. Qual é il cammino dell´umanità? Da dove veniamo, perché siamo qui, dove andiamo? Ci evolveremo in una vita artificiale che poi ricomincerà il ciclo infinito, artificiale-biologico-artificiale o ci evolveremo spiritualmente? In questo cult , Ridley Scott, ci presenta il suo scenario, Leitmotiv di tutta la serie Alien.
Capolavoro del regista Nicolas Winding Refn criticato e difficilmente comprensibile, è allo stesso tempo uno dei prodotti più interessanti e apprezzati degli ultimi anni. Un mondo oscuro con personaggi malvagi e fiere dantesche nonchè simbolismi che metteranno alla prova le vostre capacità di interpretazione - Da non perdere.
Anno 2019. Una contaminazione globale ha reso inabitabile quasi l'intera superficie terrestre e i pochi sopravvissuti vivono in una gigantesca struttura altamente tecnologica dove la vita è organizzata e controllata sin nei minimi dettagli, dalla dieta ai singoli contatti tra i vari membri della comunità. Una lotteria organizzata dai gestori della comunità seleziona a cadenza regolare alcuni sopravvissuti per destinarli ad un'isola, considerata “l'ultimo ambiente naturale privo di patogeni”, dove l'umanità potrà ricominciare il proprio corso.
Sarà vero ?
Può un banchiere definirsi anarchico?
**Oppure un banchiere, un grande affarista un plutocrate non sono altro che i soli veri anarchici?**
Tratto dal romanzo di Pessoa, nell'adattamento di Giulio Base risulta godibile e molto fedele al testo originale.
Questo film è molto difficile da trovare e quindi lo rendiamo disponibile integralmente qui per **un periodo limitato di tempo**.
Nell'Undicesimo millennio, l'umanità è diffusa nell'universo con un sistema politico feudale: il potere è retto da una monarchia con dei potenti casati in lotta. E' una storia con cui tutti i registi vogliono confrontarsi in quanto è centrata sull'avvento del messia, il Kwisatz Haderach, che ha la memoria genetica di tutti i suoi antenati. Il termine deriva originariamente dall'ebraico, comunemente Kfitzat haDérech e letteralmente significa "salto nel cammino", una forma ebraica arcaica dell'equivalente espressione "scorciatoia".
Il caso Mattei, diretto da Francesco Rosi, è un giallo politico che esce dalle convenzioni, che vaglia di volta in volta le diverse ipotesi sulla morte di Mattei senza però avvalorarne alcuna.
A 60 anni dall'esplosione del suo jet, possiamo certamente comprendere come non vi fosse spazio per il sistema economico italiano, uscito sconfitto dal conflitto mondiale, ma rinnovato nella finzione costituzionale antifascista, in un mondo che incominciava il processo di globalizzazione che oggi osserviamo. Il suo successore Eugenio Cefis, quasi certamente ispiratore se non vero deus della loggia massonica P2, teneva qualche anno dopo il discorso ai cadetti dell'accademia militare di Modena intitolato: "La mia Patria si chiama multinazionale" che è certamente la chiave di lettura della morte di Mattei. Buona visione.