#VsioneTV - Il prezzo del gas è in aumento da marzo 2021 - Demostenes Floros - 20_09_2022
Il prezzo del gas è in aumento da marzo 2021. E la crisi energetica che investe il Vecchio Continente era ampiamente prevedibile. Alla base ci sono infatti errori strategici dell'Unione Europea, precedenti la guerra tra Russia e Ucraina iniziata a febbraio 2022. Ce ne parla Demostenes Floros - docente universitario, analista geopolitico ed economico -, intervistato dal fotogiornalista Giorgio Bianchi. L'aumento dei prezzi deriva da fattori di mercato, geopolitici e legati alla transizione energetica. In particolare sono cambiate le modalità contrattuali di acquisto della materia prima: in passato il prezzo del gas naturale era calcolato al barile e su contratti di lungo periodo. Di recente Bruxelles, con il supporto degli Stati Uniti, ne ha chiesto la modifica, in favore di contratti di breve periodo: credeva, con il gioco della domanda e dell'offerta, di ridurre la rendita energetica della Russia. A ciò si aggiunga che la Ue dipende dall'estero per il 60% dei suoi consumi, mentre gli Usa al contrario sono esportatori di energia.
Se ognuno facesse la sua parte e condividesse o facesse in modo di diffondere la verità, probabilmente essa verrebbe a galla e si potrebbe creare un mondo migliore, dove vede protagonista anche l'essere umano e non le sue proiezioni psicopatiche di sterminio o di eliminazione della razza.
Non si tratta di te o di me, non si tratta del singolo o di una cerchia di persone, ma si tratta dell'esistenza della vita umana per come fin'ora l'abbiamo vissuta.
Ogni lasso di tempo emerge un pericolo per l'uomo, e questo pericolo arriva da un'altro uomo che spesso e volentieri pare senza un'anima ne compassione alcuna, quindi se ci sarà un futuro lontano bisognerà mettere delle basi per limitare il loro potere e vedere se vi è un modo per riconoscere questi personaggi in modo da tutelarci e vivere una vita degna della sua parola, le parole sono importanti, anche una singola parola il suo peso, ricordate.
"Dopo un lungo ministero sacerdotale, ho
scoperto che il cattolicesimo non è cristianesimo
e ho trovato la liberazione in Cristo e
nell'Evangelo.
Ero fermamente convinto che il Papa fosse il
successore di Pietro ed il vicario di Cristo.
Licenziatomi in teologia, nel 1951, e divenuto
prete, mi ero proposto di essere per tutta la vita
un figlio devoto del romano pontefice, il "santo
padre". Un buon sacerdote è anche un fervoroso
devoto della Madonna, e tale ero anch'io,
propugnatore della recita del rosario, divulgatore
dei messaggi mariani di Lourdes e di Fatima.
Ora che conosco la Parola di Dio, so che le
apparizioni mariane non sono altro che inganni
diabolici, tesi a fuorviare le anime impedendo che
esse vengano a contatto con la Verità." (Continua
qui
http://excattoliciromani.blogspot.it/2013/04/ero-
un-sacerdote-cattolicopoi-conobbi.html)
Per approfondire leggi:
BREVE STORIA DEL PAPATO
http://eresiechiesa cattolica.blogspot.it/2013/03/
breve-storia-del-papato.html
Dimostriamo ai Cattolici Romani, oltre che con le
sacre Scritture, anche con i fatti storici registrati
dai loro stessi storici e scrittori che
quell'istituzione su cui essi fondano tutte le loro
speranze non è altro che un'istituzione umana
che non si basa affatto sulle parole di Gesù a
Pietro (come viene asserito da essi nella loro
ignoranza) perché è solo il frutto di circostanze
storiche verificatesi nei primi otto secoli che ne
hanno permesso la nascita e la crescita;
istituzione che una volta nata per potere
conservarsi in vita e svilupparsi ha ricorso a
compromessi di svariato genere, a menzogne,
alla violenza, alla guerra, a soprusi di ogni genere;
i cui capi che si sono succeduti al suo vertice
hanno fomentato guerre ed ingiustizie di ogni
genere, benedicendo i malvagi e maledicendo i
giusti, approvando l'iniquità e riprovando la
giustizia, ed introducendo e avallando ogni sorta
di dottrine false.
L'APOSTOLO PIETRO NON FU COSTITUITO CAPO
DELLA CHIESA E NON LASCIO' SUCCESSORI
http://eresiechiesa cattolica.blogspot.it/2013/03/1
apostolo-pietro-non-fu-costituito-capo.html
L'APOSTOLO PIETRO NON E' LA PIETRA SU CUI
CRISTO HA FONDATO LA SUA CHIESA
http://eresiechiesacattolica.blogspot.it/2013/03/
qual-e-la-pietra-su-cui-e-fondata-la.html
DIECI SEMPLICI E INOPPUGNABILI RAGIONI
BIBLICHE PER CUI PIETRO NON FU IL PRIMO
PAPA
(e quindi l'attuale papa è successore di
NESSUNO)
Torna su Money.it l'analisi del giornalista indipendente #Roberto Mazzoni (www.mazzoninews.com), in collegamento dagli #Usa con il quale partiremo analizzando gli scenari sempre più concreti relativi alla #recessione in arrivo ed alle conseguenze delle scelte adottate negli ultimi mesi, anche in relazione alla vicenda ucraina. Roberto Mazzoni ha parlato di un documento attribuito a una think tank Usa in cui si tratteggiano scenari molto allarmanti per l'#Europa. L'autenticità del documento è stata smentita dalla stessa organizzazione e in rete i siti di fact checking lo attribuiscono a campagne di disinformazione russa e americana. A prescindere da chi ne sia l'autore, sono ipotesi realistiche? "Se venissero confermati anche crimini di guerra e l’aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina, la leadership politica tedesca non potrebbe superare il veto dei suoi partner nell’Unione Europea che la costringerebbero a rinforzare il pacchetto delle sanzioni e gli aiuti all’Ucraina. Questo garantirà un’interruzione abbastanza lunga nella cooperazione tra #Germania e #Russia da rendere non più competitiva l’economia tedesca. Una riduzione nelle forniture di #energia dalla Russia – in condizioni ideali una totale interruzione di tali forniture – porterebbe a un risultato disastroso per l’economia tedesca. Inoltre la necessità di dirottare una quantità significativa del gas russo per il riscaldamento residenziale e delle strutture pubbliche finirà per esacerbare la carenza. I #lockdown delle industrie provocheranno carenza di componenti e di parti di ricambio per l’industria manifatturiera, una distruzione delle catene logistiche e, alla fine, un effetto domino. E’ probabile un completo arresto delle più grandi fabbriche metallurgiche, chimiche e meccaniche, visto che non hanno alcun margine per ridurre il consumo di energia. Questo porterebbe anche alla chiusura di attività produttive a ciclo continuo con la loro completa distruzione. Le perdite cumulative per l’economia tedesca possono essere stimate in modo solo approssimativo. Se anche le restrizioni delle forniture russe si limitassero al solo 2022, le conseguenze durerebbero per diversi anni, e le perdite totali potrebbero arrivare a 200-300 miliardi di euro. Non solo assesterà un colpo devastante all’economia tedesca, ma l’intera economia dell’#Unione Europea collasserà inevitabilmente. Non stiamo parlando semplicemente di un rallentamento nel ritmo di crescita, ma di una recessione continua e in un declino del prodotto interno lordo che per la sola produzione materiale sarà del 3-4% annuo per i prossimi 5 o 6 anni. Tale crollo provocherà inevitabilmente il panico nei mercati finanziari e potrà portarli al collasso".
La Truss in Gran Bretagna si è appena dimessa, dopo che il suo predecessore Johnson lo aveva fatto pochi mesi fa, In Italia la Meloni stenta a formare il governo nonostante l'ampia maggioranza, Macron in Francia è assediato, dopo la clamorosa sconfitta alle elezioni parlamentari e Biden è ormai un'anatra zoppa con l'incubo delle elezioni di midterm. La guerra che doveva far cadere Putin sta facendo cadere tutti i suoi nemici.